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ORCHIDEA VANILLA PLANIFOLIA SPALIERA - Vanilla Fragrans Pianta Fiore Foto Reali
La vaniglia, Vanilla Planifolia (conosciuta anche come Vanilla Fragrans) appartiene alla famiglia delle Orchidaceae ed è una magnifica orchidea originaria del Messico e del centro America che viene coltivata per la produzione di vaniglia.
VASO 12
I fiori sono grandi, profumati, di colore giallo-verdastro, riuniti in racemi costituiti da 10 – 15 boccioli. I boccioli si aprono uno alla volta e rimangono aperti per circa 8 – 10 ore; la fioritura dura circa un mese, a seconda del numero di fiori prodotti da una pianta.
La sostanza responsabile del caratteristico aroma della vaniglia è la vanillina (aldeide vanillica), un principio attivo aromatizzante che quando cristallizza, si trasforma in tanti piccoli aghi scuri ed acquista il caratteristico aroma.
La Vanilla è l’unica specie di orchidea che fornisca un frutto commestibile.
Luce: se si acquista una pianta in vaso, è preferibile collocarla in una serra, o in un luogo luminoso dove però non venga colpita direttamente dai raggi del sole. Necessita di posizioni molto luminose, ma lontane dai raggi diretti del sole. In inverno va tenuta in casa, in luogo luminoso, possiblmente vicino ad una finestra, ma in estate si può spostare all’esterno, avendo cura di porre il contenitore al di sotto di un albero o di un arbusto, in modo da tenere la pianta riparata dai raggi troppo caldi. Si consiglia di porre un tutore nel vaso in modo che la pianta si possa sviluppare verso l’alto.
Annaffiatura: se il luogo in cui è collocata è un po’ asciutto, bisogna vaporizzarla frequentemente. Vaporizzare spesso le foglie con acqua distillata, per aumentere l’umidità ambientale.
Temperatura: la vaniglia è una pianta rampicante sempreverde, che ha bisogno, per prosperare, di un clima caldo e umido, ma può tollerare temperature più fresche di notte. La temperatura ideale per la Planifolia di notte è compreso tra 15 e 19 gradi.
Concimazione: all’incirca una volta ogni 23 giorni, usando un fertilizzante per orchidee che si aggiunge all’acqua dell’innaffiatura. L’uso dei fertilizzanti deve però essere evitato nel periodo della fioritura, e non li si deve mai mettere a diretto contatto con le radici.